La tecnofinanza, o tecnologia finanziaria (in inglese Financial Technology o FinTech) è la fornitura di servizi e prodotti finanziari attraverso le più avanzate tecnologie dell'informazione (ICT). Vista la loro natura altamente tecnologica, le imprese tecnofinanziarie sono generalmente nuove imprese che fondano la loro stessa filosofia di affari sulle ICT, contrapponendosi a quello più tradizionale delle aziende già esistenti.
Non c'è consenso sulla definizione di "FinTech"; una revisione delle definizioni pubblicata nel 2016 sintetizza varie definizioni accademiche pubblicate nel corso degli ultimi quaranta anni come "una nuova industria finanziaria che applica la tecnologia per migliorare le attività finanziarie".
Non esistendo una definizione univoca della parola “FinTech” globalmente riconosciuta, l’ Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano considera come Fintech tutte le innovazioni digitali in ambito finanziario, a prescindere dall'attore che eroga il servizio (si considerano sia attori tradizionali come banche e istituti di credito sia attori emergenti come startup e bigtech). L'Osservatorio individua due accezioni a cui è associabile il termine FinTech:
I servizi a cui può applicarsi la tecnofinanza sono, sostanzialmente, tutte quelle della finanza tradizionale, dalle transazioni e pagamenti all'intermediazione finanziaria, fino alla gestione del rischio finanziario e alle valute elettroniche (ad esempio il Bitcoin).
La tendenza di crescita della tecnofinanza è esponenziale: dai 930 milioni di $ di valore del 2008, il settore è arrivato ai 12 miliardi di $ del 2014, e si contano oggi circa 4.000 imprese tecnofinanziarie attive. Sempre secondo una stima dell'Osservatorio Fintech & Insurtech, nel 2018 erano 1.210 le startup internazionali operanti nel settore finanziario, con una preponderanza in Cina e Stati Uniti.
Il 25% della popolazione italiana tra i 18 e i 74 anni ha utilizzato almeno una volta un servizio FinTech. Tra questi figurano il Mobile Payment, i tasferimenti di denaro peer-to-peer, i servizi per la gestione del budget familiare, i chatbot, il crowdfunding, il social landing e il prelievo cardless.
Nella legge di bilancio 2018 dello stato italiano: Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020. (17G00222) (GU Serie Generale n.302 del 29-12-2017 - Suppl. Ordinario n. 62) legge nr 205, sono stati introdotte le prime norme relative ai prestiti peer to peer. Il legislatore aveva inizialmente previsto anche la creazione di un ente governativo di Regulatory Fintech Hub e di un Ente nazionale Fintech.
Possiamo parlare di aree più attive di FinTech quelle che sono specifiche o ruotano attorno ai seguenti ambiti:
Le persone oggi, ma anche gli operatori professionali della finanza si rendono conto che la tecnologia sarà sempre più presente nella loro vita, tramite l'Intelligenza Artificiale, analisi predittiva etc.. ed è in questi spazi che si avranno gli sviluppi più significativi.
La tecnologia finanziaria è stata utilizzata per automatizzare l'assicurazione, il commercio e la gestione del rischio. I servizi possono provenire da vari fornitori di servizi indipendenti, inclusi almeno una banca o un assicuratore autorizzati. L’interconnessione è abilitata tramite API aperte e open banking ed è supportata da regolamenti come la Direttiva Europea sui Servizi di Pagamento.
Nel trading sui mercati di capitali, le innovative piattaforme di trading elettronico facilitano il commercio online e in tempo reale. I network di social trading permettono agli investitori di osservare il comportamento commerciale dei loro colleghi e dei trader esperti e di seguire le loro strategie di investimento sui cambi di valuta e mercati di capitali. Le piattaforme richiedono una conoscenza minima o nulla dei mercati finanziari, e sono state descritte come degli innovatori che forniscono "un’alternativa low-cost e sofisticata ai gestori patrimoniali tradizionali" dal Forum Economico Mondiale.
I robo advisor sono una classe di consulenti finanziari automatizzati che forniscono consulenza finanziaria o gestione degli investimenti online con un intervento umano che va dal moderato al minimo. Forniscono consulenza finanziaria digitale basandosi su regole matematiche o algoritmi, e quindi possono fornire un’alternativa low-cost ai consulenti umani.
L’investimento globale nelle tecnologia finanziaria è aumentato di più del 2.200% da 930 milioni di dollari nel 2008 a più di 22 miliardi di dollari nel 2015. La nascente industria della tecnologia finanziaria a Londra ha assistito ad una rapida crescita negli ultimi anni, secondo quanto dichiarato dall’ufficio del Sindaco di Londra. Il 40% della forza lavoro della città di Londra si occupa di servizi finanziari e tecnologici.
In Europa, sono stati investiti 1.5 miliardi di dollari in società di tecnologia finanziaria nel 2014, con società con sede a Londra che hanno ricevuto 539 milioni di dollari, società con sede ad Amsterdam 306 milioni di dollari, e società con sede a Stoccolma che hanno ricevuto 266 milioni di dollari in investimenti. Dopo Londra, Stoccolma è la seconda città più finanziata in Europa negli ultimi 10 anni. Le operazioni commerciali di FinTech in Europa sono aumentate di cinque quarti, aumentando da 37 nel quarto trimestre del 2015 a 47 nel primo trimestre del 2016. La Lituania sta iniziando a diventare il centro nordeuropeo per le società di tecnologia finanziaria a seguito del l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Secondo le statistiche, la Lituania ha rilasciato 51 licenze fintech dal 2016, incluse 32 dallo scorso anno. In Italia, secondo il capo del dipartimento vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d’Italia, Carmelo Barbagallo, «Fintech rappresenta un fondamentale strumento di innovazione e una occasione di business da cogliere. Può viceversa costituire una seria minaccia qualora le banche non riescano a sfruttarne appieno le potenzialità, lasciando ampio spazio ai nuovi concorrenti, in primo luogo ai giganti della tecnologia (Google, Apple, Facebook, Amazon, Alibaba) da tempo affacciatisi sul mondo del credito e della finanza».
Nella regione Asia Pacifico la crescita vedrà un nuovo centro di tecnologia finanziaria che verrà aperto a Sydney, nell’aprile del 2015. Secondo il KPMG, il settore dei servizi finanziari di Sydney nel 2017 crea il 9% del PIL nazionale ed è maggiore rispetto ai settori dei servizi finanziari di Hong Kong o Singapore. Un laboratorio di innovazione tecnologica finanziaria è stato lanciato a Hong Kong nel 2015. Nel 2015, l’Autorità Monetaria di Singapore ha lanciato un’iniziativa denominata Fintech e un Information Group per attirare startup da tutto il mondo. Si è impegnato a spendere 225 milioni di dollari nel settore fintech durante i prossimi cinque anni.